"Woman Story"
Al giorno d'oggi le donne musulmane che prendono la decisione di portare il velo sono vittime di costanti discriminazioni, non solo in Italia ma anche nel resto del mondo.
Takoua Ben Mohamed racconta con questo libro a fumetti ciò che ha vissuto in prima persona.
Il fumetto è suddiviso in diverse parti: nella prima ci viene presentata la fatidica domanda che si pone la protagonista: "Chi sono io?" Appartenendo a due mondi culturali diversi, quello arabo e quello italiano, si trova costretta a doversi dare una definizione contro la sua volontà.
Nella seconda parte la ragazza fa fronte a tutte le domande relative al velo e ai pregiudizi su di esso presenti a causa dell'ignoranza popolare sulla religione musulmana.
Nelle parti sucessive subisce due episodi di razzismo, entrambi causati dalla disinformzione generata dalla strumentalizzazione religiosa da parte dei terroristi e dai mass-media.
Infine vengono illustrate le vicende delle "donne dimenticate della storia", riferite alle donne arabe che portano avanti una rivoluzione affrontando problematiche sociali, familiari, scolastiche e politiche con il sogno comune di ottenere la libertà.
È una fumettista, illustratrice, graphic-journalist e video-maker producer italiana di origine tunisina, specializzata in Cinema d'animazione alla Nemo Academy of Digital Arts a Firenze. Si trasferisce a Roma nel 1999 con sua madre e i suoi fratelli per ricongiungersi con il padre, esule politico scappato dalla dittatura del regime tunisino di Ben Alì. Cresciuta in una periferia romana, fin da bambina si trova a vivere in un ambiente multietnico che influirà sulla sua espressione artistica e contribuirà all'elaborazione del suo "fumetto intercultura", che é stato presentato in varie università italiane e anche in Argentina. Impegnata fin da giovane in associazioni giovanili, culturali e umanitarie di volontariato, nelle sue opere tratta diversi argomenti: dalle donne musulmane, ai rifugiati, al razzismo e xenofobia, e altre tematiche sempre rilevanti sul piano sociale e dei diritti umani. Grazie alla sua attivatà ha ricevuto un riconscimento ufficiale della Respublica Tunisina.
A cura di Sabrina Petrosi e Anastasia Isoni
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